Torna a Palena la rassegna Jazz sotto la Torre, organizzata dal Comune di Palena e dal Teatro dell’Aventino. Ormai arrivata alla ventinovesima edizione, è diventata un vero e proprio appuntamento fisso dove si ritrovano nuovi e vecchi jazzisti del panorama abruzzese con un occhio di riguardo a quelle che sono le realtà italiane più interessanti dell’Altra Musica, per intenderci quella fatta dai veri Strumentisti e dai veri Cantanti. La manifestazione, nata dall’iniziativa di un gruppo di giovani musicisti appassionati di Jazz e dintorni, si è sempre contraddistinta per il felice connubio tra musica ed effetti luminosi tesi a valorizzare alcuni dei punti più affascinanti del paese. Quest’anno si è voluto dare risalto agli strumenti musicali antichi e di tradizione per sottolineare ancora una volta la grande capacità della musica di evocare luoghi diversi in tempi vicini e lontani.
Il 20 agosto alle ore 21.30 apriranno la rassegna al Teatro Aventino di Palena un duo d’eccezione formato da Francesco Mammola al Mandolino e Alfonso Brandi alla chitarra. Con versatilità e originalità interpretativa, il duo accompagnerà lo spettatore in un viaggio di raro fascino, dalla musica classica alla musica contemporanea, attraverso le terre sonore del jazz e della musica popolare. Un abbraccio musicale tra continenti, un incontro di stili e generi che si fondono tra loro. Protagonista indiscusso l’accoppiata mandolino e chitarra, 14 corde che bucano gli spazi e si epurano da stereotipi e luoghi comuni.
Seguirà il 21 agosto sempre alle ore 21.30 la Compagnia Saltafossum, quintetto composto da Isabella Mecca – Stefano Michelotti – Jacopo Alessandri – Cristiano Grandi e Alberto Mammollino. La loro particolarità si palesa nella varietà di strumenti utilizzati, che spazia dalle Cornamuse, Ciaramelle, Bombarde e Percussioni ad una più profonda ricerca nel campo musicale antico attraverso strumenti come: Ghironda, Gitterna, Flauti (a becco e traversi) e Nychelharpe (viola d’amore a chiavi), con aggiunta di strumenti della tradizione popolare antica), quali Bouzuki, Salterio e Tamburi a cornice. Special guest – Jepetit pie de sourit